mercoledì 15 ottobre 2014

"Un angolo di Sardegna nel quartire Coppedè di Roma": CAPO BOI - Roma

La foto appartiene a Cibando.com
Capo Boi, è il nome di uno dei ristoranti sardi della Capitali, un posto dove riscoprire la lontana Sardegna nella nostra caotica Roma. Capo Boi si trova in Via Arno 80, a pochi passi dal sontuoso arco d'ingresso del quartiere Coppedè, una delle zone più belle e originali di Roma, e vicino all'ormai tramontato Piper.
Siamo stati in questo ristorante nell'aprile del 2014, ma tra una cosa e l'altra, viaggi e altro non sono riuscita a parlarvi di questo posto...come si dice "Meglio tardi che mai".
E' stato scelto dal mio fidanzato per trovare un ristorante perfetto dove festeggiare una festa importante: i suoi trent'anni.
L'impatto con l'interno non è stato dei migliori, ma io parlo per il mio gusto personale a livello di arredamento. Preferisco arredi più minimal, con mobilio piu essenziale. Il ristorante è arredato in stile classico color avorio, grandi quadri marinari e un imponente timone alla parete danno l'impressione di trovarsi dentro una sala di una nave. Molti tavoli, sedie possenti, vetrina del pesce che è quasi in mezzo. Ci fanno sedere in un posto lungo il "corridoio" che separa i due lati dei tavoli, quindi c'era un continuo via vai di camerieri e commensali di altri tavoli. La cosa ovviamente non c'ha fatto molto piacere, ma un cameriere ha capito che ci stavamo infastidendo e ci hanno cambiato di posto. Molto apprezzato il gesto.

La foto appartiene a Cibando.com
Il locale è frequentato da un alta clientela, numerosi uomini d'affari accompagnate da eleganti signore, uomini e donne dello spettacolo, cinema e televisione.
Passiamo alle comande. Vorrei fare un appunto: non vi daranno un menù, ma sarà il cameriere a proporvi direttamente la "cena" ossia "iniziamo con un antipastino misto di crudi e cotti..." "come primo stasera lo chef consiglia...", quindi o interrompete il cameriere chiedendo un menù oppure vi lasciate condurre dalla sua cortesia e professionalità. Quindi: come antipasti abbiamo optato per questo mix di cotti e crudi: mazzancolle, scampi, ostriche, tartufi, carpacci di salmone e di spigola, tartare di ricciola o di altro pesce bianco (in base alla disponibilità) e i cotti: alici fritte, soutè, polpo affogato ed i polipetti in umido. Tutto molto buono, pesce fresco e ben preparato.
Dato che gli antipasti erano abbondanti, abbiamo deciso di ordinare solo il "famoso" primo che lo chef consigliava: tagliolini cernia, fiori di zucca e bottarga. Oltre aver aspettato una marea di tempo per il primo (penso una mezz'oretta/quaranta minuti abbondanti) non era un primo all'altezza di quel locale. La pasta era troppo cotta, la porzione troppo abbondante (infatti metà piatto, putroppo, è rimasto li).
Buona la scelta dei vini, con predilezione (ovviamente) per quelli sardi.
I dolci ve lo portano come saluto finale: dolcetti sardi assortiti con pasta di mandorle accompagnati da mirto e limoncello, serviti nelle tradizionali boccette sarde.
Purtroppo non ho foto di quella serata, anche perchè a dirvi la verità mi sentivo un pò in imbarazzo a scattare foto (quelle che vedete nel post sono reperite dal web, specificatamente dal sito Cibando.com).
Quando ci hanno portato il conto nessuno si è avvicinato per ritirarlo, siamo stati noi che ci siamo alzati e abbiamo atteso che qualcuno venisse a "risquotere" la cena. Non mi sento di bocciare in todo questo posto, anche perchè gli "intoppi" possono capitare anche nelle "grandi" cucine...che dire ci rifaremo la prossimo volta ;) 

MARIANNA for HOTEL & KITCHEN: I giudizi di una donna ©
 
*Quest'articolo è frutto della nostra esperienza. Non abbiamo ricevuto, o riceviamo, compensi per l'articolo e non abbiamo nessun contratto lavorativo o retributivo con il ristorante in questione. Le foto sono state reperite dal web sul sito Cibando.com

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